PLASTICA - E SE LA SOLUZIONE FOSSE MANGIARLA?

Alcune larve di coleottero sono in grado di 'digerire' il polistirolo.

Un'importante scoperta - pubblicata da Wei-Min Wu, ingegnere capo di ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria civile e Ingegneria ambientale dell‘Università di Stanford e dai suoi collaboratori - apre una nuova strada per affrontare il problema globale dell’inquinamento da plastica.

Durante gli esperimenti, le larve sono state alimentate esclusivamente con polistirene e dopo meno di 24 ore hanno espulso frammenti biodegradabili, mentre il resto è stato convertito in CO₂.

Queste larve, oggetto dell'esperimento, hanno vissuto quanto quelle di un gruppo di controllo che si sono nutrite, come in natura, con crusca.

Non sappiamo però se possano presentarsi dei danni biologici negli esemplari adulti con il passare delle generazioni. 

Sebbene il coleottero Tenebrio molitor sia una specie nativa dell'Europa, attualmente risulta cosmopolita, ossia presente in quasi tutto il mondo.

Non si correrebbero quindi i rischi dell'introdurre una nuova specie in un habitat che non gli appartiene.

Certo la tarma della farina è infestante e dannosa quando attacca le derrate alimentari, ma probabilmente si potrebbe contenere le larve in ambienti appositi.

Sicuramente scoperte come questa trasmettono speranza: forse il Pianeta potrà resistere all'inquinamento che su ogni fronte, sta mettendo in discussione la sua stessa sopravvivenza.

La domanda però che viene da porci è: davvero siamo così incapaci, come esseri umani, di cambiare rotta e ridurre sempre più gli agenti inquinanti, tanto da dover chiedere alla natura di rimediare ai nostri errori, forzandone le 'leggi' secondo le nostre esigenze? 

Non sarebbe comunque la prima volta.

Per approfondire: 

Biodegradation and Mineralization of Polystyrene by Plastic-Eating Mealworms: Part 1. Chemical and Physical Characterization and Isotopic Tests, Yu Yang, Jun Yang, Wei-Min Wu, Jiao Zhao, Yiling Song, Longcheng Gao, Ruifu Yang, and Lei Jiang, Environmental Science & Technology, 2015, 49 (20), 12080-12086 

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