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Primo colloquio clinico gratuito - informazioni nella pagina Teleconsulto gratuito

L'ICEBERG DEI PROCESSI PSICHICI - Buon Compleanno Sigmund Freud!


Più di 160 anni fa nasceva Sigmund Freud.
Oggi le sue teorie sulla mente e sul cervello (e sul loro rapporto col corpo) hanno beneficiato di una naturale evoluzione, dovuta a tutti gli studi scientifici che ogni giorno, a centinaia, vengono pubblicati sull'argomento.

A lui va riconosciuto l'incommensurabile merito di essere stato uno dei primissimi medici ad ascoltare i malati psichiatrici (invece di rinchiuderli in manicomi e sottoporli a esperimenti invasivi) e a ideare un nuovo metodo che guarì molti di loro: la "cura delle parole".

Negli anni duemila ancora pratichiamo il suo metodo e l'abbiamo perfezionato secondo diverse Scuole scientifiche. Rimane inoltre per tutti gli Psicologi la grande attenzione al paziente e a quello che esprime. 

L'immagine scelta da Google per il doodle di anniversario, vuole rappresentare i processi psichici a cui Freud diede il nome di Istanze.
Nella sua seconda ed ultima formulazione teorica, Freud definì l'Es, l'Io e il Super-Io. 
Così come l'iceberg mostra solo in parte la sua superficie, mentre gran parte rimane celata sotto il pelo dell'acqua, allo stesso modo i processi psichici sono in gran parte inconsci.
Li ho rappresentati in questo mio disegno.
 
 
L'Es, del tutto irrazionale e inconscio, è sede delle Pulsioni ossia dei desideri più profondi, mossi dal Principio di Piacere il quale pretende l'immediata soddisfazione dei bisogni al di là di ogni altra considerazione razionale.

L'Io è prevalentemente conscio e cerca di mediare tra le continue richieste dell'Es e le esigenze di adattamento al mondo.

Il Super-Io, prevalentemente inconscio, risulta dall'Introiezione (assimilazione) delle regole imposte dai genitori durante l'infanzia e ci indica ciò che è giusto e ciò che è sbagliato

La componente della psiche che si trova appena al di sotto della coscienza è il Preconscio; da non confondere con il subconscio, termine derivante da una cattiva traduzione degli scritti di Freud. 
 
La Psicoanalisi - tecnica di cura ideata dal neurologo austriaco - permette ancora oggi di trattare i disturbi mentali favorendo l'emergere alla coscienza di alcuni contenuti inconsci e preconsci.

Grazie Freud!

 
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DIRITTI, NON PRIVILEGI - Recensione film

  

Quando le donne che guidavano le 187 scioperanti della fabbrica di Ford in Gran Bretagna, marciarono su Westminster nel 1968, portarono uno striscione con scritte le parole "Vogliamo l'uguaglianza sessuale" (“We want sex equality”). Esse infatti percepivano, a parità di prestazioni lavorative, il 15% in meno di salario rispetto ai colleghi di sesso maschile. Purtroppo, il cartello si era piegato e si leggeva semplicemente "Vogliamo sesso" (“We want sex”). I fischi provenienti dalle auto di passaggio le accompagnarono nel loro cammino.

La vera storia di quelle lavoratrici è diventata un film che coglie il fraintendimento per giocare sul titolo “We want sex”, interpretato da alcuni dei principali talenti britannici. Sally Hawkins recita la parte di Rita, il capo del gruppo, con Bob Hoskins e Andrea Riseborough come co-protagoniste. Il ruolo chiave di Barbara Castle, Segretario di Stato che ha negoziato con le lavoratrici in sciopero, è stato interpretato da Miranda Richardson.

Lo sciopero di Dagenham (zona est di Londra dove si trovava lo stabilimento) ha coinvolto i 300 macchinisti che producevano i coprisedile per auto e ha condotto a due indagini pubbliche e alla legge sugli Equal Pay Act del 1970. Questa fu la prima legge sancita per proibire la discriminazione salariale tra uomini e donne. Alla fine dunque le dipendenti ebbero successo. 

Infatti il 28 giugno 1968, dopo tre settimane di sciopero (ovviamente senza retribuzione) che portò al blocco della produzione, le lavoratrici si incontrarono con Barbara Castle (soprannominata "Battling Barbara"), Segretario per l'Occupazione e la Produttività. Attraverso questo colloquio, ottennero che i loro salari fossero aumentati dell'8%, prima di raggiungere la stessa paga dei loro colleghi di sesso maschile, l'anno successivo. 

Descritte all’epoca "L’esercito delle gonne" (o "Petticoat army") dalla stampa, questo movimento è stato paragonato a quello delle Suffragette che hanno combattuto per ottenere il diritto di voto.

Il film esamina anche il rapporto tra le scioperanti e i loro mariti, che non compresero tutti e subito le loro motivazioni.

Questa commedia ha dipinto un bel ritratto di donne determinate a fare la differenza nell’Inghilterra negli anni Sessanta.

"Questa storia mi ha affascinato, soprattutto perché queste donne erano inizialmente così innocenti e apolitiche. Non avevano conti in sospeso. Volevano semplicemente essere trattate alla pari. Per loro la battaglia era soprattutto una questione di buon senso", disse Nigel Cole, il regista.

Personalmente questo film mi è piaciuto perché si distingue come un bellissimo inno al coraggio di difendere le proprie convinzioni. E cito il personaggio protagonista del film: “Sono diritti, non privilegi”.

Vengono messi in scena almeno tre ruoli primari della donna dell’epoca: quello di Rita O'Grady (non realmente esistita, ma comunque ideata dopo aver raccolto il racconto delle protagoniste di allora) leader del movimento, attorno al quale ruotano le sue amiche, soprattutto Connie e Sandra; il personaggio interpretato da Rosamund Pike, donna sposata con uno dei dirigenti, benestante e casalinga, che pur avendo studiato più del marito, viene da lui trattata come una stupida e che deciderà di sostenere senza esporsi la battaglia delle operaie; il Segretario di Stato Barbara Castle che accoglierà con coraggio almeno in gran parte le richieste delle scioperanti.

Riporto nel video i due spezzoni del film a mio parere più significativi: l'incontro tra Rita e il personaggio interpretato dalla Pike e una discussione tra la protagonista ed il marito.


Le operaie decidono insieme di scioperare e di incontrarsi per discutere ogni passo del loro movimento. Esse condividono molto spesso in gruppo i loro dubbi e le loro paure e la stragrande maggioranza delle loro conversazioni viene mostrato sullo schermo.

Il loro argomento di conversazione non è contro gli uomini: il loro principale argomento è ovviamente lo sciopero e, più in generale, la parità di retribuzione. Parlano anche del loro quotidiano, dei loro figli e dei loro mariti, ma questi temi sono secondari.

Un film da vedere anche perché tratta un tema purtroppo ancora attuale (anche oggi, a parità di lavoro, le donne europee, in tutti gli Stati membri, guadagnano in media il 14,8% in meno rispetto agli uomini; fonte: Istat 2018) e che ha avuto negli ultimi anni risonanza in tutta Europa.

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TAZZA ROSSA IN OMAGGIO

DANIEL KAHNEMAN: IL CONTRIBUTO DELLA PSICOLOGIA IN ECONOMIA

 


Abbiamo perso Daniel Kahneman, psicologo esperto in scienze cognitive ed economia; ma il rigore scientifico che egli ha saputo applicare alle scienze sociali e che gli è valso un premio Nobel, rimarrà sempre un fulgido esempio del modo in cui occorra approcciarsi allo studio della psicologia e alla sua applicazione in ricerca e in clinica.

Di origini israeliane, Daniel nasce nel 1934 e vive i primi anni della sua vita in Francia, ma a causa delle persecuzioni naziste, è presto costretto a trasferirsi con la famiglia a Tel Aviv.

Formatosi principalmente in psicologia della Gestalt (orientamento teorico secondo il quale ogni percezione si presenta all'esperienza come un tutto unico), consegue il Dottorato in Psicologia presso l'Università di Berkeley e successivamente incontrerà Amos Tversky - esperto in modellizzazione matematica - e i due inizieranno a collaborare insieme, arrivando ad elaborare la Teoria del Prospetto.

Grazie a questa teoria è stato possibile comprendere e prevedere la percezione da parte dell'essere umano, del valore delle cose.

Due variabili importanti che entrano in gioco nell'elaborazione del giudizio umano, sono le perdite e i guadagni: per compensare una perdita in denaro per esempio, dal punto di vista psicologico, avrò bisogno di guadagnare il doppio del valore.

Le aspettative poi giocano un ruolo fondamentale: se mi aspetto per esempio un buono da €100 e ricevo invece un coupon con 50 euro, lo vedrò come una perdita; se invece mi aspettavo di meno, considererò il buono un guadagno.

Quando si parla del valore delle cose entra in gioco anche la probabilità e il professor Kahneman ha dimostrato che quelle molto basse vengono da noi sopravvalutate (per esempio lo 0,1% lo consideriamo 1%), quelle medie sono sottovalutate (il 40% diventa 30% alla percezione) e quelle molto alte sono sopravvalutate (il 99% è come se fosse 100%).

Questi elementi teorici hanno poi delle ricadute applicative molto concrete: in questo caso per esempio, spiegano attraverso quale processo noi arriviamo a decidere o meno di sottoscrivere una polizza assicurativa.

I due professori lavorarono insieme dagli anni '70 all'elaborazione di questa teoria ed il Premio Nobel per l'Economia venne assegnato nel 2002 quando purtroppo Daniel Kahneman non lo poté più condividere con Amos Tversky, morto qualche anno prima.

Negli anni successivi il professor Kahneman si dedicò allo studio delle emozioni, variabile centrale nei suoi studi, che in un primo tempo aveva messo da parte.
Questo perché - come egli stesso ha poi spiegato - in ricerca scientifica occorre dedicarsi agli argomenti più popolari per poter ottenere finanziamenti (cosa che nel mio piccolo ho potuto constatare anch'io cercando finanziamenti per i miei studi sperimentali) e far carriera e perché poi le tematiche da esplorare dipendono anche dalle tecniche di indagine che si possono utilizzare in quel momento.

In questi ultimi anni, Kahneman - professore emerito alla Princeton University - si dedicò anche alla scoperta e alla definizione degli automatismi mentali che ci portano a fare scelte spesso inconsapevoli.

Addio a Daniel Kahneman - psicologo, Premio Nobel per l'Economia.

Concludo con queste sue parole:

"Di fatto non prendiamo decisioni
sulla base delle esperienze
che abbiamo vissuto,
ma sulla base dei ricordi che abbiamo
di quelle esperienze".

Grazie Kahneman!

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Fonti: articolo di R.Viale sul quotidiano Corriere della Sera del 28/03/2024 e studio personale

Foto: stralcio articolo; wikimedia; Vanity Fair per gentile concessione di Barbara Tversky

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British School - L'inglese di successo

LA LIBERTA' E' COME L'ARIA... - BUON 25 APRILE!


"La libertà è come l'aria: 
                              ci si accorge di quanto vale 
                                                               quando comincia a mancare".

Pietro Calamandrei

💚💓  Fiera di esser Italiana, amo il mio Paese, tra i più belli al mondo.
Detesto il disinteresse di tanti Italiani. Detesto come la maggior parte dei politici continui a permettere che le associazioni a delinquere e le lobby che seguono il denaro come un dio, rovinino il nostro Paese e le sue bellezze naturali ed artistiche.
Ringrazio chi, mettendo in gioco la propria vita, ci ha dato la possibilità oggi di vivere in una Repubblica.


Parole importanti in questa targa... che credo la mia generazione abbia mancato di ricordare abbastanza ai ragazzi di oggi... come avevano fatto i nonni con noi.

E concludo riportando le commoventi parole di questa lettera, scritta da chi, combattendo per la nostra libertà, non ha potuto invecchiare.

 
Grazie Giovanni e grazie a tutti quelli nelle nostre famiglie - compresa la mia - che si sono sacrificati per permettere a noi di crescere come cittadini a cui la libertà personale è riconosciuta come inviolabile (art. 13, Costituzione della Repubblica Italiana).

🇮🇹 Buona Festa della Liberazione a tutti!!! 🇮🇹


Fonte lettera.
 
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BONUS PSICOLOGICO - Informazioni


Dal 18 Marzo fino al 31 Maggio 2024 sarà riaperta la possibilità per le/i cittadine/i  italiane/i di fare richiesta per usufruire delle sedute finanziate dal bonus.

 

Tale finestra è basata sui fondi stanziati nel 2023, mentre per i fondi stanziati nel 2024 verrà in seguito aperta un'ulteriore finestra. La richiesta potrà essere effettuata una sola volta all’anno

 

Il contributo è modulato in base all’Isee del richiedente e può arrivare fino a 1500 euro. 

 

Il testo di legge completo può essere consultato qui.

Possono erogare le prestazioni finanziate dal bonus i professionisti privati iscritti all’Albo degli Psicologi e annotati come Psicoterapeuti - dunque che abbiano conseguito la specializzazione post-lauream in psicoterapia - che abbiano aderito all’iniziativa.

La scrivente - Claudia Bianchino, psicologo psicoterapeuta - è stata accreditata dall'Ordine per partecipare all'iniziativa tramite l'erogazione di colloqui in Studio o a distanza.

Questa è la pagina dei contatti per richiedere maggiori informazioni.

Già l'anno scorso e anche quest'anno sono state da noi accolte delle richieste.

Gli elenchi dei professionisti aderenti saranno visibili solo per i cittadini beneficiari individuati dalla graduatoria INPS, direttamente sul portale dell’INPS.

Il cittadino beneficiario comunicherà al professionista il proprio codice univoco rilasciato dall’INPS.
Il professionista dovrà fare una serie di passaggi sulla piattaforma INPS. La segreteria dello Studio ha acquisito esperienza con la gestione burocratica della pratica bonus.
INPS comunicherà poi al beneficiario i dati della prenotazione.

ll professionista, erogata la prestazione, emetterà parcella intestata al beneficiario della prestazione, indicando nella stessa il codice univoco attribuito, associato al beneficiario e inserirà nuovamente nella piattaforma INPS tutta una serie di dati.
INPS comunicherà al beneficiario l'importo utilizzato e la quota residua.
INPS, verificato l'avvenuto trasferimento delle risorse da parte delle Regioni e delle Province autonome, provvederà - trascorsi i tempi tecnici richiesti dai dovuti controlli - alla remunerazione delle prestazioni effettivamente erogate dai professionisti e per le quali sia stata emessa regolare parcella. 

La tariffa per ciascuna seduta è ad un importo calmierato, indicato dalla legge e uguale per tutti i professionisti.

La domanda per ottenere il bonus psicologo può essere inoltrata all’Inps per via telematica, sul sito dell’istituto. 

In alternativa, si può ricorrere al contact center, chiamando il numero verde 803.164, gratuito da rete fissa, oppure il numero 06 164.164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

Per avere accesso alla misura di sostegno economica del ‘Bonus psicologo’ occorre avere la residenza in Italia e un Isee in corso di validità non superiore ai 50mila euro.

BONUS PSICOLOGICO, A QUANTO AMMONTA

Per l’anno 2023, l’Inps assegna il ‘Bonus psicologo’ secondo questi parametri:

  • per un valore ISEE inferiore a 15.000 euro, l’importo del beneficio è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 1.500 euro per ogni beneficiario;
  • per un valore ISEE compreso tra i 15.000 e i 30.000 euro, l’importo del beneficio è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 1.000 euro per ogni beneficiario;
  • per un valore ISEE superiore a 30.000 e non superiore a 50.000 euro, l’importo del beneficio è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 500 euro per ogni beneficiario.

Fonti: Consiglio Nazionale Ordine Psicologi;  Agenzia Dire

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TAZZA ROSSA IN OMAGGIO

IL SILENZIO DEGLI AGNELLI


So che la maggior parte di voi lettori non sarà d'accordo con alcune delle mie affermazioni che seguono, ma come in tutto ciò che scrivo, la mia è solo una proposta di riflessione, basata in questo caso sull'osservazione etologica del mondo naturale

L'Italia ha un primato di cui, a mio parere, non essere fieri: è il primo Paese importatore di agnelli in Europa. E purtroppo in occasione della Pasqua, alcuni agnelli trasportati non hanno nemmeno 4 settimane di vita. 
Questi cuccioli non ancora svezzati vengono caricati su camion affollati dove non riescono nemmeno a bere e a mangiare. Molti muoiono durante il trasporto. Gli altri, in queste condizioni terribili viaggiano anche per alcuni giorni prima di raggiungere la loro destinazione finale, il macello (nel 2016 due milioni e 700 mila).

Due settimane fa, attraversando la campagna in auto, ho visto un agnello pezzato che correva in un campo. In pochi secondi è stato circondato dai cani e l'allevatore l'ha sollevato per una zampa e trascinato fino al furgone. 
Il cucciolo non era certo tenuto dolcemente come quello tra le braccia di questa bellissima bambina nepalese della foto, ma era talmente terrorizzato da restare immobile e muto. Anch'io mi sono sentita sopraffatta dall'impotenza.

Mi è tornato in mente il film ''Il Silenzio degli Innocenti'' (che ha vinto 5 premi Oscar, ispirato al libro di Thomas Harris) e in particolare il dialogo tra i due co-protagonisti Hannibal Lecter - pluriomicida, ex Psichiatra e Criminologo - e Clarice Starling - giovane detective dell'Fbi con laurea in Psicologia e Criminologia - (interpretati magistralmente da Anthony Hopkins e Jodie Foster) che ha dato il titolo al film e in cui lei racconta di un proprio trauma infantile. Infatti non tutti sanno che il titolo originale è ''The Silence of the Lambs'' (il termine agnelli è stato tradotto con innocenti; si racconta per evitare riferimenti a chi lo portava come cognome).

- Poi qualcosa ti ha svegliato, vero? Era un sogno? Che cos'era?
- Ho sentito uno strano rumore.
- Cos'era?
- Era... un grido. Una specie di grido come la voce di un bambino.
- E che hai fatto?
- Sono andata... di sotto, fuori... Mi sono avvicinata furtivamente alla stalla. Avevo tanta paura a guardare dentro, ma dovevo!
- E che hai visto, Clarice? Che hai visto?
- Gli agnelli. Stavano urlando.
- Stavano macellando gli agnellini?
- Urlavano come pazzi.
- E sei corsa via?
- No. Prima ho tentato di liberarli. Ho aperto il cancello del loro recinto, ma non scappavano, rimanevano lì... confusi, e non scappavano.
- Ma tu potevi e l'hai fatto, vero?
- Sì. Ne presi uno e corsi via il più velocemente possibile.
- Dove volevi andare, Clarice?
- Non lo so, non avevo... non avevo cibo, né acqua, e faceva molto freddo, molto freddo. Pensavo... che potevo salvarne almeno uno, ma... era pesante. Pesante. Riuscii a fare solo qualche miglio, lo sceriffo mi trovò subito. Il proprietario era così in collera che mi mandò a vivere all'orfanotrofio luterano a Bozeman. Non vidi mai più il ranch.
- Che ne è stato del tuo agnello, Clarice?
- Lo uccisero.
- Ti svegli ancora qualche volta, vero? Ti svegli al buio e senti il grido di quegli innocenti.
- Sì.



In Italia gli agnelli e i capretti e anche altri animali di allevamento, vengono storditi da una scarica elettrica - che non toglie loro la capacità di provare dolore (come alcuni vorrebbero affermare), ma semplicemente li immobilizza affinchè vengano più facilmente appesi a testa in giù e sgozzati, in attesa che tutto il sangue defluisca. 
Questa pratica di macellazione è applicata tutto l'anno su milioni di animali e davanti agli occhi di chi, separato dalla propria madre, aspetta emettendo versi di terrore, il proprio turno.
Nel mondo naturale, il predatore uccide la preda più in fretta possibile per poi cibarsene... non resta a guardarla morire dissanguata... per questo ritengo che questa sia un'aberrazione contro-natura

L'agnello, il capretto e il vitello sono mangiati con gusto tutto l'anno e non può che essere un'abitudine malsana perchè in natura i predatori non si nutrono dei cuccioli delle prede. Questo avviene solo raramente quando il cucciolo è malato e debole. 
Non si tratta secondo me di una tradizione, ma di una cattiva abitudine diffusasi negli ultimi decenni... specchio di una società che volendo essere opulenta, sacrifica ciò che ha di più prezioso, i propri cuccioli

Questo della foto qui a sinistra invece è lo sguardo sereno che dovrebbero avere sempre agnelli e capretti... quello che ogni cucciolo si merita... protetto dalle mani di chi è più grande e più forte di lui.


Link a Ciwf Italia che si batte contro gli allevamenti intensivi
Link a un menù di Pasqua alternativo promosso dalla Lav
Link a due petizioni attive: prima e seconda
Link al menù vegan di Lndc Animal Protection
Link a regalini di cioccolato solidali su Enpa shop


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EDDIE THE EAGLE - Recensione film

 


"Eddie the eagle" è una commedia che ci fa sentire bene.
È un film ricco di messaggi positivi sul credere in se stessi, sul seguire i propri sogni, sul non arrendersi mai qualora si pensi di poter ottenere qualcosa, sul gioire dei risultati anche se non perfetti.

Michael Eddie Edwards - meglio conosciuto come Eddie The Eagle - è stato il primo saltatore di sci britannico alle Olimpiadi invernali di Calgary del 1988.

Il film racconta la storia vera di questo atleta che ha affrontato tante competizioni internazionali, che oggi ha una sessantina d'anni e che da bambino trascorse un anno in ospedale per un problema ortopedico.

Alcuni compagni lo canzonarono per il tutore al ginocchio, ma lui non lasciò che questo offuscasse la sua speranza di poter un giorno rappresentare la Gran Bretagna ai giochi olimpici.

Da ragazzo proverà a cimentarsi in tutti gli sport, senza mostrare però un particolare talento.

La madre continuerà ad incoraggiarlo; non importa quante battute d'arresto il figlio debba affrontare. Mentre il padre preferirebbe vederlo rinunciare.

Eddie scopre ad un certo punto che non esiste ancora una squadra britannica olimpionica nel salto con gli sci e quindi si presenta per la qualificazione.


Nonostante il Comitato Olimpico stesso tenti in tutti i modi di escluderlo e nonostante le prese in giro degli atleti degli altri Paesi che lo ritengono troppo in là con l'età per poter ancora migliorarsi, Eddie porta avanti tenacemente il proprio progetto.

Decide quindi di chiedere aiuto per la preparazione atletica a Bronson Peary, ex saltatore e campione, intento a sedare nell'alcol la consapevolezza di aver sprecato il proprio talento.

Eddie mette tanto impegno nell'allenamento, tanto coraggio nell'affrontare il trampolino e nulla riesce a smorzare il suo spirito, neanche le derisioni continue dei compagni o gli occhiali da vista che si appannano continuamente.

Si autofinanzia facendo tanti lavori faticosi e utilizza attrezzature di seconda mano, trovandosi ad indossare sei paia di calzettoni per poter calzare gli scarponi troppo grandi per lui.

Non gli importa vincere o arrivare ultimo; è felice nel momento in cui riesce a qualificarsi: sventola le braccia come le ali di un'aquila quando finalmente realizza il suo sogno e conquista con la sua pulita autenticità tutto il pubblico.

La fermezza che egli dimostra nel perseguire il suo sogno Olimpico può essere un importante esempio per tutti, a qualsiasi età.

 



Portare a termine un progetto richiede impegno, duro lavoro; a volte riusciremo ad atterrare sugli sci, a volte cadremo facendoci male, magari molto male.
Talvolta troveremo chi ci sostiene; altre volte verremo derisi e disprezzati dagli altri.

Ma se sapremo apportare cambiamenti al nostro progetto per renderlo il più possibile realistico e realizzabile, se sapremo rinunciare alla perfezione e puntare a ciò che veramente possiamo raggiungere, nel momento in cui otterremo l'obiettivo dopo tanto impegno e lavoro, quella soddisfazione sarà così grande da darci un senso in più per stare al mondo.

"Eddie the eagle" è un film che a mio parere, vale la pena vedere – a casa o a scuola – anche con i ragazzi dagli 11 anni in su.

Una volta visto il film, diventa interessante riflettere con gli adolescenti e i preadolescenti su come le persone si approfittino dell'apparente ingenuità di Eddie e di come i suoi valori alla fine trionfino.
È utile anche mettere in luce con loro le dinamiche che portano Bronson a rifugiarsi nell'alcolismo ed Eddie ad aiutarlo a smettere di bere.

L'attore Taron Egerton - celebre per "Kingsman" - trasmette perfettamente ciascuna emozione che il protagonista prova per ogni fallimento e per ogni trionfo.
La colonna sonora con canzoni anni '80, è da apprezzare.
Le scene di sky jumping sono emozionanti e bellissime da gustare per quanto concerne la fotografia.

La storia che il campione Eddie Edwards può raccontare è allora di ispirazione per tutti noi.

Guardando il film è impossibile non fare il tifo per lui.
Vincere o perdere quando arriva la competizione finale non ha più importanza: sai già che ha trovato un posto per se stesso nei libri di storia sulle Olimpiadi e questo è ciò che conta.

Il film ti intrattiene, ti illumina e ti lascia un sorriso sul viso; ti racconta una storia importante di una lotta dura e impegnativa, ma utilizzando una grande leggerezza che non può che motivarci ad affrontare le nostre paure e le nostre insicurezze.

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BONUS PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA


Alla fine - dopo molte resistenze - il “bonus psicologico” è stato approvato da tutte le forze politiche in un testo che non ha subito modifiche nel suo iter parlamentare.

Il provvedimento prevede uno stanziamento di €10 milioni per l’erogazione di voucher (di importo massimo: €600) che consentiranno l’accesso agli Studi dei liberi professionisti (iscritti all'Albo degli Psicologi Italiani) che si renderanno disponibili ad erogare alcuni incontri di consulenza psicologica; voucher destinati ai cittadini con reddito Isee inferiore a €50 mila.

L’importanza del provvedimento non sta certamente nell’entità delle somme – assolutamente insufficienti per far fronte alla sofferenza mentale diffusa nella popolazione generale italiana - ma nel fatto che lo Stato riconosca attenzione alle “condizioni di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica”, riconosca un’area di disagio specificamente psicologica e diversa dalle malattie mentali in senso stretto, riconosca che la risposta a questi problemi è l’intervento psicologico e/o psicoterapico, riconosca che il Servizio psicologico/psicoterapeutico pubblico è attualmente inadeguato

Il riferimento riportato nella lettera “c” del comma 1 - “potenziare l’assistenza per il benessere psicologico individuale e collettivo, anche in assenza di una diagnosi di disturbi mentali, e per affrontare situazioni di disagio psicologico, depressione, ansia e trauma da stress” - è esplicito su questo punto.

Si riconosce inoltre l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato che permette la mobilitazione immediata degli aiuti e un contenimento dei costi. Assumere nuovi Specialisti e predisporre nuovi spazi nelle strutture pubbliche comporterebbe, ora come ora, una spesa maggiore e tempi molto più lunghi per il Sistema Sanitario Nazionale.

È anche importante che questo tema abbia avvicinato la sensibilità dei cittadini alle proposte del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi (Cnop) perché, superato questo periodo di emergenza sanitaria, sarebbe importante richiedere all’Istituzione politica una riorganizzazione del Servizio di Igiene Mentale. Attualmente infatti pressoché la totalità delle Asl può far fronte alle richieste di aiuto per disagio mentale esclusivamente con la cura psicofarmacologica. Quei pochi psicologi e psicoterapeuti presenti nelle strutture pubbliche nella maggior parte dei casi ricoprono il ruolo di tirocinanti o di specializzandi in pratica ospedaliera.

D.Lazzari, presidente del Cnop, ha spiegato in un'intervista pubblicata su Il Sole24ore: «La media ricavata da 66 ricerche realizzate a livello internazionale indica che, in epoca Covid, il 31% della popolazione al di sopra dei 18 anni ha una situazione di stress psicologico significativo che io chiamo fatica psicologica. Al di sotto dei 18 anni questa percentuale sale al 50%. Parliamo veramente di tanti italiani».

Alla luce delle richieste emerse da parte dei cittadini, sarà dunque indispensabile lavorare, a livello nazionale, su nuovi obiettivi: psicologia scolastica, psicologo di assistenza primaria, servizi psicologici nelle Asl e ospedali, presenza di psicologi nei servizi per il sociale, servizi per il lavoro.
Attraverso forme di accreditamento tra libera professione e servizi pubblici.

Siamo in attesa di un Decreto dei Ministeri della Salute e delle Finanze per definire le specifiche modalità di erogazione del bonus.  Per accedere al contributo, occorrerà una prescrizione da parte del medico di famiglia. Non sono previsiti limiti di età. Si stima che saranno soltanto 16 mila i cittadini a poter usufruire del bonus e si spera che il provvedimento venga poi rinnovato.

Il nostro Studio, in questi due anni di emergenza sanitaria, ha aumentato le prestazioni pro-bono per gli indigenti e resta a disposizione per accogliere eventuali richieste di terapia - in presenza o a distanza - a tariffe calmierate tramite il bonus psicologo. Per ulteriori informazioni, questa è la pagina dei contatti.

Dato che molto probabilmente le richieste avanzate allo Stato saranno più numerose di quelle che potranno essere evase, consigliamo di procedere con tempestività al calcolo dell'Isee (se si pensa di rientrare nei limiti indicati) per poi informarsi presso il proprio medico di famiglia. In tal modo si potrà inviare la propria domanda non appena la documentazione sarà predisposta dagli organi competenti. Probabilmente i dettagli su come procedere saranno pubblicati sul sito web dell'Inps e/o su quello dell'Agenzia dell'Entrate.

AGGIORNAMENTO 22 LUGLIO

Chi può beneficiare del bonus 

Come già anticipato, possono richiedere il bonus le persone in condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica, a causa dell’emergenza pandemica e della conseguente crisi socio-economica e con un reddito Isee in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore a 50.000 euro. 

- Se l’Isee è inferiore a 15.000 il beneficio è erogato fino al raggiungimento dell’importo massimo di 600 euro;
- Se l’Isee è compreso tra 15.000 e 30.000 euro il beneficio è erogato fino al raggiungimento dell’importo massimo di 400 euro;
- Se l’Isee è superiore a 30.000 e non supera i 50.000 euro il beneficio è erogato fino al raggiungimento dell’importo massimo di 200 euro. 

Come si ottiene il bonus da parte dei cittadini

La richiesta del “bonus” è presentata in modalità telematica sul portale dell’INPS. La piattaforma sarà attivata da INPS in questi giorni.

Graduatorie dei beneficiari

A conclusione del periodo di presentazione delle domande (60 giorni a partire dalla data indicata dall’INPS e dal Ministero della salute tramite i propri siti internet), INPS redige le graduatorie e comunica un Codice Univoco ai beneficiari per attestare l’accoglimento della domanda, specificando altresì l’importo totale del beneficio erogato.

Il bonus dovrà essere utilizzato entro 180 giorni dalla data di accoglimento della domanda.
Decorso il termine senza che il beneficiario abbia utilizzato il bonus, il Codice Univoco viene automaticamente annullato e l’importo non utilizzato potrà essere riassegnato a nuovi beneficiari nel rispetto delle graduatorie.
Le graduatorie sono a scorrimento fino ad esaurimento fondi.

Chi può erogare le prestazioni previste dal bonus e quali sono i passaggi tecnici

Possono erogare le prestazioni finanziate dal bonus i professionisti privati iscritti all’Albo degli Psicologi e annotati come Psicoterapeuti - dunque che abbiano conseguito la specializzazione post-lauream in psicoterapia - che abbiano aderito all’iniziativa.

La scrivente - Claudia Bianchino, psicologo psicoterapeuta - ha comunicato ieri la propria disponibilità all'Ordine nell'aderire all'iniziativa tramite l'erogazione di colloqui in Studio o a distanza.

L’iniziativa avrà termine quando sarà terminato il fondo destinato al finanziamento del Bonus.

Gli elenchi dei professionisti aderenti saranno visibili solo per i cittadini beneficiari individuati dalla graduatoria INPS, direttamente sul portale dell’INPS.

Il cittadino beneficiario comunicherà al professionista il proprio codice univoco rilasciato dall’INPS.
Il professionista dovrà fare una serie di passaggi sulla piattaforma INPS.
INPS comunicherà poi al beneficiario i dati della prenotazione.

ll professionista, erogata la prestazione, emetterà parcella intestata al beneficiario della prestazione, indicando nella stessa il codice univoco attribuito, associato al beneficiario e inserirà nuovamente nella piattaforma INPS tutta una serie di dati.
INPS comunicherà al beneficiario l'importo utilizzato e la quota residua.
INPS, verificato l'avvenuto trasferimento delle risorse da parte delle Regioni e delle Province autonome, provvederà - trascorsi i tempi tecnici richiesti dai dovuti controlli - alla remunerazione delle prestazioni effettivamente erogate dai professionisti e per le quali sia stata emessa regolare parcella.

Articolo su Il Sole24ore

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LE BASI DELLA COMUNICAZIONE - Buon Compleanno Claude E. Shannon!


Oggi Claude E. Shannon, matematico e ingegnere statunitense, avrebbe compiuto 106 anni. 
La sua Teoria dell'Informazione (elaborata insieme a Warren Weaver, "The Mathematical Theory of Communication") e in particolare il suo teorema della codifica di canale, sono alla base della Psicologia della Comunicazione e si studiano ancora oggi nei corsi universitari. Quante volte ho interrogato gli studenti su questo argomento  : )
Grazie Shannon!

Today Claude E. Shannon, American mathematician and engineer, would have turned 106. 
His Information Theory (developed with Warren Weaver, "The Mathematical Theory of Communication"), and in particular his theorem of channel coding, are the basis of the Psychology of Communication and they are still studied today in university courses. How many times I questioned students about this topic  : )
Thanks Shannon!

Aujourd'hui est l'anniversaire de Claude E. Shannon, mathématicien et ingénieur américain: il aurait célébré 106 ans.
Sa Théorie de l'Information (développée avec Warren Weaver, "The Mathematical Theory of Communication"), et en particulier son théorème de codage du canal, sont la base de la Psychologie de la Communication et ils sont encore étudiés aujourd'hui dans les cours universitaires. Combien de fois j'ai interrogé les étudiants sur ce sujet  : )  Merci Shannon!

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LA BAMBINA SPUTAFUOCO - Recensione libro


 
Ho colto l'invito di Garzanti a leggere in anteprima La bambina sputafuoco, romanzo di un'esordiente scrittrice torinese, che arriverà nelle librerie tra qualche giorno.
Ecco la mia recensione.

Quando un romanzo tratta argomenti estremamente delicati quali la malattia, l'impotenza, la paura della morte, la solidarietà, la speranza, l’amicizia… il rischio è che la storia strappalacrime, infarcita di retorica, impedisca di arrivare all'ultima pagina. 

La bambina sputafuoco invece è un romanzo che viene voglia di leggere tutto d'un fiato.

Anche la punteggiatura ti predispone a farlo: come se fosse una bambina chiacchierina e simpatica, a raccontarti ciò che vede e sente, senza pause.

I temi trattati sono importanti è vero, ma tutto è descritto con gli occhi dei bambini, senza pesantezza, con tanta fantasia e quanto basta di ironia e poesia.

Nel leggerlo i miei occhi lucidi spesso si accompagnavano ad un sorriso; anche nel ricordare l'ospedale pediatrico di Torino da cui parte la storia e dove è facile incontrare nei corridoi genitori che "parlano uno sulla schiena dell'altra, con i colli annodati", come due cigni, composti nel loro dolore, aggraziati nelle forme, ma combattivi nel proteggere i propri piccoli.

Piccoli che in questa storia sono i protagonisti, da cui noi adulti abbiamo solo da imparare, ritrovando, ancora, in noi - grazie all'autrice - quell'essere instancabili con la forza dell'immaginazione di cui eravamo capaci da bambini.

La bambina sputafuoco è un romanzo tratto dall'esperienza personale di Giulia Binando Melis. Nella quarta di copertina la scrittrice si presenta come laureata in Filosofia con una tesi sulla morte, ma giura di essere un tipo allegro. Di giorno realizza progetti narrativi come creativa freelance, di sera è una cantante piano bar; solitamente non fa lo sbaglio di invertire.

Buona lettura!  📘😁😢🤔😊

 

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