TERREMOTO: SIAMO SICURI CHE NON SI POSSA PREVENIRE?




Il terremoto che ha distrutto Amatrice rientra negli eventi attesi in una delle zone a più alta sismicità d’Italia, dove l’Appennino si sta letteralmente lacerando, spiegano gli esperti.

''Quello che stiamo osservando in questi momenti nell’Italia centrale è una sequenza del tutto normale, attesa sulla base dell’alta pericolosita' sismica della zona appenninica.
Non possiamo ovviamente prevederne l’evoluzione ma quel che al momento possiamo dire è che non si tratta di nulla di sorprendente per la geologia e la sismicità della zona” spiega Andrea Tertulliani, direttore della sezione sismologia e tettonofisica per Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia).
“Eccezionale è che le case continuino a crollare malgrado la conoscenza del rischio”, aggiunge.

E allora chiediamoci:
Cosa si è fatto prima per informare le persone?
Come mai i terremoti colpiscono il Giappone e le case non crollano?
Come mai in Svizzera tutta la popolazione viene costantemente addestrata a rispondere a diversi tipi di emergenza?
Perché in Italia si aspetta che accadano le tragedie per poi fare tanti bei discorsi di propaganda politica? (dal 2009 a oggi ancora tante famiglie delL'Aquila vivono in strutture di emergenza nonostante le promesse dei politici).
E come mai gli italiani non se ne accorgono e non protestano? 

L'informazione è l'unica forma vera di prevenzione

A cosa servirebbe sennò la ricerca scientifica?
Ma la prevenzione non risolve un problema, ma fa sì che neanche si presenti e quindi il suo apporto è in gran parte non visibile.


Così è anche per la prevenzione in Psicologia; tante volte mi sono sentita dire da chi gestisce i fondi per la ricerca scientifica: perché investire in qualcosa che non si vede?!
Ciò che non è visibile, non è utile alle campagne elettorali.
Però ci farebbe evitare quella quota di male evitabile.
Evidentemente non è abbastanza per chi ha il potere di decidere quali sono le priorità in Italia.

Negli ultimi mille anni, circa 3000 terremoti hanno provocato danni più o meno gravi.
Quasi 300 di questi (con una magnitudo superiore a 5.5) hanno avuto effetti distruttivi e addirittura catastrofici come quello dell’Aquila del 2009. 

Tutti i comuni italiani possono subire danni da terremoti, ma i terremoti più forti si concentrano in alcune aree ben precise: nell’Italia Nord-Orientale (Friuli Venezia Giulia e Veneto), nella Liguria Occidentale, nell’Appennino Settentrionale (dalla Garfagnana al Riminese), e soprattutto lungo tutto l’Appennino Centrale e Meridionale, in Calabria e in Sicilia Orientale (fonte: Protezione Civile).



Se risiedete in una di queste zone ad alto rischio, la vostra sicurezza dipenderà soprattutto dalla casa in cui abitate. Se è costruita in modo da resistere al terremoto, non subirà gravi danni e vi proteggerà

Dovrebbe essere lo Stato ad occuparsi (almeno con degli sgravi fiscali) della messa in sicurezza delle abitazioni in queste zone (non solo sarebbe l'unico modo per ridurre quasi a zero il numero delle vittime del prossimo terremoto, ma costerebbe meno che organizzare i soccorsi, i campi di accoglienza e occuparsi della ricostruzione per anni).

Dato però che lo Stato Italiano non si occupa di prevenzione, se abitate in queste zone e potete permettervelo, ristrutturate la vostra casa di modo da renderla sicura!

Non sappiamo quando accadrà il prossimo terremoto, ma sappiamo con alta probabilità dove accadrà.

Un pensiero di vicinanza alle famiglie colpite dal terremoto e a tutti i soccorritori.


L'articolo su Galileo cliccando qui.
Fonte immagine sulla messa in sicurezza dell'abitazione.

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