È morto Otto Warmbier, lo studente americano che a 22 anni era stato condannato a 15 anni di lavori forzati da una corte nordcoreana dopo aver confessato tra le lacrime di aver rubato uno striscione di propaganda.
Molto probabilmente (e non ci sono state da parte dei medici altre spiegazioni plausibili) le torture inflittegli gli hanno causato un arresto cardiaco con conseguenti danni cerebrali gravissimi ed uno stato di coma irreversibile.
Dopo una lunga agonia, è morto.
Fin quando non riusciremo a garantire il rispetto dei diritti umani per tutti, non si potrà parlare, a mio parere, di ''umanità''.
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