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BONUS PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA


Alla fine - dopo molte resistenze - il “bonus psicologico” è stato approvato da tutte le forze politiche in un testo che non ha subito modifiche nel suo iter parlamentare.

Il provvedimento prevede uno stanziamento di €10 milioni per l’erogazione di voucher (di importo massimo: €600) che consentiranno l’accesso agli Studi dei liberi professionisti (iscritti all'Albo degli Psicologi Italiani) che si renderanno disponibili ad erogare alcuni incontri di consulenza psicologica; voucher destinati ai cittadini con reddito Isee inferiore a €50 mila.

L’importanza del provvedimento non sta certamente nell’entità delle somme – assolutamente insufficienti per far fronte alla sofferenza mentale diffusa nella popolazione generale italiana - ma nel fatto che lo Stato riconosca attenzione alle “condizioni di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica”, riconosca un’area di disagio specificamente psicologica e diversa dalle malattie mentali in senso stretto, riconosca che la risposta a questi problemi è l’intervento psicologico e/o psicoterapico, riconosca che il Servizio psicologico/psicoterapeutico pubblico è attualmente inadeguato

Il riferimento riportato nella lettera “c” del comma 1 - “potenziare l’assistenza per il benessere psicologico individuale e collettivo, anche in assenza di una diagnosi di disturbi mentali, e per affrontare situazioni di disagio psicologico, depressione, ansia e trauma da stress” - è esplicito su questo punto.

Si riconosce inoltre l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato che permette la mobilitazione immediata degli aiuti e un contenimento dei costi. Assumere nuovi Specialisti e predisporre nuovi spazi nelle strutture pubbliche comporterebbe, ora come ora, una spesa maggiore e tempi molto più lunghi per il Sistema Sanitario Nazionale.

È anche importante che questo tema abbia avvicinato la sensibilità dei cittadini alle proposte del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi (Cnop) perché, superato questo periodo di emergenza sanitaria, sarebbe importante richiedere all’Istituzione politica una riorganizzazione del Servizio di Igiene Mentale. Attualmente infatti pressoché la totalità delle Asl può far fronte alle richieste di aiuto per disagio mentale esclusivamente con la cura psicofarmacologica. Quei pochi psicologi e psicoterapeuti presenti nelle strutture pubbliche nella maggior parte dei casi ricoprono il ruolo di tirocinanti o di specializzandi in pratica ospedaliera.

D.Lazzari, presidente del Cnop, ha spiegato in un'intervista pubblicata su Il Sole24ore: «La media ricavata da 66 ricerche realizzate a livello internazionale indica che, in epoca Covid, il 31% della popolazione al di sopra dei 18 anni ha una situazione di stress psicologico significativo che io chiamo fatica psicologica. Al di sotto dei 18 anni questa percentuale sale al 50%. Parliamo veramente di tanti italiani».

Alla luce delle richieste emerse da parte dei cittadini, sarà dunque indispensabile lavorare, a livello nazionale, su nuovi obiettivi: psicologia scolastica, psicologo di assistenza primaria, servizi psicologici nelle Asl e ospedali, presenza di psicologi nei servizi per il sociale, servizi per il lavoro.
Attraverso forme di accreditamento tra libera professione e servizi pubblici.

Siamo in attesa di un Decreto dei Ministeri della Salute e delle Finanze per definire le specifiche modalità di erogazione del bonus.  Per accedere al contributo, occorrerà una prescrizione da parte del medico di famiglia. Non sono previsiti limiti di età. Si stima che saranno soltanto 16 mila i cittadini a poter usufruire del bonus e si spera che il provvedimento venga poi rinnovato.

Il nostro Studio, in questi due anni di emergenza sanitaria, ha aumentato le prestazioni pro-bono per gli indigenti e resta a disposizione per accogliere eventuali richieste di terapia - in presenza o a distanza - a tariffe calmierate tramite il bonus psicologo. Per ulteriori informazioni, questa è la pagina dei contatti.

Dato che molto probabilmente le richieste avanzate allo Stato saranno più numerose di quelle che potranno essere evase, consigliamo di procedere con tempestività al calcolo dell'Isee (se si pensa di rientrare nei limiti indicati) per poi informarsi presso il proprio medico di famiglia. In tal modo si potrà inviare la propria domanda non appena la documentazione sarà predisposta dagli organi competenti. Probabilmente i dettagli su come procedere saranno pubblicati sul sito web dell'Inps e/o su quello dell'Agenzia dell'Entrate.

AGGIORNAMENTO 22 LUGLIO

Chi può beneficiare del bonus 

Come già anticipato, possono richiedere il bonus le persone in condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica, a causa dell’emergenza pandemica e della conseguente crisi socio-economica e con un reddito Isee in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore a 50.000 euro. 

- Se l’Isee è inferiore a 15.000 il beneficio è erogato fino al raggiungimento dell’importo massimo di 600 euro;
- Se l’Isee è compreso tra 15.000 e 30.000 euro il beneficio è erogato fino al raggiungimento dell’importo massimo di 400 euro;
- Se l’Isee è superiore a 30.000 e non supera i 50.000 euro il beneficio è erogato fino al raggiungimento dell’importo massimo di 200 euro. 

Come si ottiene il bonus da parte dei cittadini

La richiesta del “bonus” è presentata in modalità telematica sul portale dell’INPS. La piattaforma sarà attivata da INPS in questi giorni.

Graduatorie dei beneficiari

A conclusione del periodo di presentazione delle domande (60 giorni a partire dalla data indicata dall’INPS e dal Ministero della salute tramite i propri siti internet), INPS redige le graduatorie e comunica un Codice Univoco ai beneficiari per attestare l’accoglimento della domanda, specificando altresì l’importo totale del beneficio erogato.

Il bonus dovrà essere utilizzato entro 180 giorni dalla data di accoglimento della domanda.
Decorso il termine senza che il beneficiario abbia utilizzato il bonus, il Codice Univoco viene automaticamente annullato e l’importo non utilizzato potrà essere riassegnato a nuovi beneficiari nel rispetto delle graduatorie.
Le graduatorie sono a scorrimento fino ad esaurimento fondi.

Chi può erogare le prestazioni previste dal bonus e quali sono i passaggi tecnici

Possono erogare le prestazioni finanziate dal bonus i professionisti privati iscritti all’Albo degli Psicologi e annotati come Psicoterapeuti - dunque che abbiano conseguito la specializzazione post-lauream in psicoterapia - che abbiano aderito all’iniziativa.

La scrivente - Claudia Bianchino, psicologo psicoterapeuta - ha comunicato ieri la propria disponibilità all'Ordine nell'aderire all'iniziativa tramite l'erogazione di colloqui in Studio o a distanza.

L’iniziativa avrà termine quando sarà terminato il fondo destinato al finanziamento del Bonus.

Gli elenchi dei professionisti aderenti saranno visibili solo per i cittadini beneficiari individuati dalla graduatoria INPS, direttamente sul portale dell’INPS.

Il cittadino beneficiario comunicherà al professionista il proprio codice univoco rilasciato dall’INPS.
Il professionista dovrà fare una serie di passaggi sulla piattaforma INPS.
INPS comunicherà poi al beneficiario i dati della prenotazione.

ll professionista, erogata la prestazione, emetterà parcella intestata al beneficiario della prestazione, indicando nella stessa il codice univoco attribuito, associato al beneficiario e inserirà nuovamente nella piattaforma INPS tutta una serie di dati.
INPS comunicherà al beneficiario l'importo utilizzato e la quota residua.
INPS, verificato l'avvenuto trasferimento delle risorse da parte delle Regioni e delle Province autonome, provvederà - trascorsi i tempi tecnici richiesti dai dovuti controlli - alla remunerazione delle prestazioni effettivamente erogate dai professionisti e per le quali sia stata emessa regolare parcella.

Articolo su Il Sole24ore

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