Il 'partito' degli astensionisti ha superato il 50%... e negli anni si è delineata una tendenza ad un aumento della non partecipazione al voto purtroppo autoevidente.
Capisco e condivido la rabbia di alcuni elettori e la rassegnazione di altri, il non sentirsi rappresentati da nessun partito politico, ma non c'è soltanto il chiamarsi fuori, il lasciar scegliere agli altri... a non far nulla, non si sbaglia mai.
Se l'insoddisfazione è tanta, si può provare a cambiare
qualcosa... il risultato sarà sempre imperfetto... ma se nessuno ci
avesse mai provato, saremmo ancora al punto che solo chi ha il 'pedigree'
può esprimersi.
Io non riesco a non pensare al fatto che potevo nascere in quella parte del pianeta dove non ci si può esprimere in nessun modo.
O ritrovarmi ai tempi di mia nonna: lei mi raccontava che da ragazza, in quanto donna, non poteva votare e che dopo la caduta del regime fascista, non ha mai mancato di esercitare il suo diritto.
Credo che le cose importanti richiedano una visione più ampia per essere davvero comprese.
Ecco un video che raccoglie in pochi minuti, le testimonianze di alcune persone anziane, di diversi Paesi europei, che hanno vissuto in prima persona il passaggio alla democrazia e che raccontano la loro esperienza ai nipoti e agli altri giovani.
Ci dimentichiamo infatti troppo spesso che soltanto 78 anni fa le donne in Italia non potevano neanche votare.
Teresa Mattei - partigiana e ragazza anche lei in quegli anni come mia nonna - chiedendo alle donne di votare, nel 1946 scrisse sul settimanale "Noi donne": «L’esercizio di un diritto corrisponde sempre, nella vita, all’adempimento di un dovere e se un nuovo diritto è oggi riconosciuto alle donne, ciò significa che esse devono rispondere a quanto il Paese chiede loro».
Beh, convinse mia nonna e ha convinto anche me.
E concludo con una citazione importante: "...libertà è partecipazione..."; e la dedico ai ragazzi.
Quando affermiamo che quest'ultima generazione non è interessata a nulla... dovremmo chiederci come mai noi adulti appariamo spesso disillusi e rassegnati agli occhi dei ragazzi.
Tutte le volte che ho chiesto agli studenti di lavorare su questa canzone di Giorgio Gaber, hanno sempre mostrato un gran desiderio di impegnarsi... 'Partecipiamo' uniti tra generazioni - e naturalmente non soltanto votando, ma anche mettendosi a disposizione della società -... nonostante il fatto che ci sarà sempre chi remerà contro dicendo che non ne vale la pena.
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Tabella pubblicata su Il Post del 10/06/24
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